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presto verrà l’autunno avvertivi
lasciando la mia mano sopra i nidi
d’agosto sorridevi
alla resa improvvisa dei germogli

lo sapevamo entrambe com’è giusto
è così che una sera d’un tratto
la nebbia d’autunno
addolcisce lo sgombero dei nidi

– ora che i corridoi sono quasi muti
la tua stanza sempre in ordine –

non è più la stagione dei germogli
ma l’arco fiorito delle tue ali ridevo
com’è giusto in mano
alla spina dei giorni disabitati